In determinati momenti della propria vita è possibile andare incontro a situazioni di difficoltà caratterizzate da sintomi fisici, sensazioni sgradevoli, emozioni intense e disturbanti e pensieri negativi, che possono riflettersi in modo significativo sulla qualità di vita, nelle relazioni interpersonali e nella vita di coppia, incidendo negativamente su di esse.
Talvolta, nonostante possano esserci difficoltà che perdurano per lunghi periodi di tempo (mesi o anni) chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale può non essere un passo semplice. Le ragioni possono essere molteplici (pregiudizi verso la figura dello psicologo, pensare che sia inefficace,..) tuttavia un ruolo importante è giocato dalla scarsa conoscenza generale di cosa accade nella stanza di terapia da dubbi e perplessità inerenti il primo contatto con uno psicologo, da quali siano le finalità, le aspettative del paziente e le modalità con le quali esso si svolge.
Cos’è la consulenza psicologica?
La consulenza psicologica è un incontro tra terapeuta e paziente, che ha come scopo principale la definizione e l’inquadramento della situazione di disagio espressa dall’individuo. Molteplici possono essere infatti i bisogni e le difficoltà che in un dato momento della propria vita spingono una persona a chiedere aiuto, unitamente alle emozioni e agli stati mentali che le accompagnano (es: senso di confusione, smarrimento, preoccupazione, sensazione di non riconoscersi più, o di non sentire più come prima, umore triste,..). Uno dei passaggi principali, nel corso del primo colloquio, è capire il motivo della richiesta di aiuto, e delle difficoltà che, in un dato momento piuttosto che in un altro, hanno motivato la persona a contattare uno psicologo. La consultazione psicologica richiede, in genere, due o tre colloqui, al termine dei quali, si definisce un contratto terapeutico. Si tratta di un accordo tra terapeuta e paziente che comprende un insieme di punti, dal numero di sedute settimanali ai ruoli reciproci di paziente e terapeuta, che comprende inoltre la ricerca comune di obiettivi della terapia il più possibile chiari espliciti e condivisi da entrambi. Compito del terapeuta, assieme al paziente, è altresì quello di individuare le strategie di intervento maggiormente opportune, volte nella direzione di innescare processi di cambiamento in relazione alle problematiche presentate dalla persona, con la finalità di promuovere il benessere, migliorare la qualità di vita e rendere possibili maggiori gradi di libertà e di scelta libere, autonome da parte del paziente stesso.